giovedì 19 settembre 2013

il miracolo del sangue di San Gennaro la sua storia

Da un tempo molto lontano, dal 1300, avviene a Napoli quello che oramai in tutto il mondo è noto come “il miracolo di San Gennaro”. Da allora, ogni anno, il giorno 19 settembre festa di San Gennaro le ampolle con il suo sangue vengono esposte al pubblico sull’altare del Duomo di Napoli ed il sangue contenuto in esse (fino ad allora raggrumito e solido), diviene liquido a seguito delle preghiere e delle suppliche dei fedeli.


Sembra che la prima volta il “miracolo” sia avvenuto nel 1389 o almeno fu la prima volta che fu annotata la liquefazione del sangue del Santo sulle pagine del “Chronicon Siculum”. La storia, o la legenda, racconta che una pia donna avesse raccolto in due ampolle il sangue di San Gennaro al momento della sua decapitazione, avvenuta il 19 settembre del 305 a Pozzuoli di fronte alla solfatara dove oggi sorge il santuario, per poi consegnare la reliquia al vescovo di Napoli. Da anni, e ogni anno, a seguito di preghiere il 19 settembre i grumi secchi, solidi e scuri, spontaneamente si sciolgono e il sangue contenuto nelle ampolle assume il colore rosso vivo quasi ribollendo. Le due ampolle sono oggi contenute dentro una piccola teca rotonda di argento con un manico e sono conservate nel Duomo in una cassaforte dietro l’altare della Cappella del Tesoro di San Gennaro. Le ampolle sono da sempre state considerate uno dei tesori più preziosi della città ed infatti una delle due è semivuota perché una parte del suo contenuto fu portato a Madrid dal Re Carlo di Borbone quando lasciò Napoli per il trono di Spagna.
San Gennaro liquefazione delle ampolle

Da sempre la liquefazione del sangue di San Gennaro è considerato un buon segno per la città di Napoli e, al contrario, la mancata liquefazione è considerata un cattivo segno . La “liquefazione” avviene in realtà tre volte l’anno ma il “Miracolo di San Gennaro” è comunemente considerato quello del 19 settembre e il suo esito è considerato una buona o una cattiva premonizione per la città e i suoi abitanti. Le tre volte l’anno in cui il sangue si scioglie sono il sabato che precede la prima domenica di maggio e negli otto giorni successivi; il 19 settembre o negli otto giorni successivi le celebrazioni in onore del patrono, ed il 16 dicembre. In realtà anche nella chiesa di San Gennaro a Pozzuoli, alla Solfatara, sul marmo su cui si ritiene che Gennaro fu decapitato, ancora oggi qualche fedele sostiene che le tracce rosse trasuderebbero e divengano di un colore rosso intenso in concomitanza con il miracolo del 19 che avviene a Napoli.




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