sabato 2 novembre 2013

TORTA DI CIOCCOLATO E LAMPONI

INGREDIENTI :
150 g di farina ,  50 g di maizena , 1/2 bustine di lievito , 30 g di cacao , 3 uova , 150 g di margarina , 150 g di zucchero , 100 ml latte , 500 ml di crema pasticcera , 2 bustine di vanillina , 400 g di lamponi , (freschi o surgelati)10 g di pistacchi.
PREPARAZIONE
Scaldare il forno a 180 gradi,unisci tra loro la farina , la maizena , il lievito e il cacao , separa i tuorli dagli albumi , monta gli albumi a neve molto soda , sbatti la margarina con 125 g di zucchero , aggiungi i tuorli il latte e le farine , per ultimo gli albumi , mescolate dal basso verso l'alto  per non smontarli , versare il composto in una teglia a forma di cupola del diametro di cm 26 , metti la teglia nel forno e lascia cuocere per  30 minuti , poi fai raffreddare.Sbatti la crema pasticcera con 25 g di zucchero e la vanillina , tieni da parte alcuni lamponi per la decorazione finale , gli altri aggiungili alla crema , spalma la crema sopra la torta e metti in frigo a raffreddare per 1 ora . Sminuzzare i pistacchi , per finire decorare la torta con i lamponi tenuti da parte ed i pistacchi .



A tutte quelle persone che hanno cercato di ferirmi


A tutte quelle persone che hanno cercato di ferirmi. A tutti quelli che hanno anche solo di passaggio sfiorato la mia vita. A tutti quelli che non mi hanno capita o che non hanno nemmeno minimamente provato a farlo. A tutti quelli che si sono sentiti in diritto di criticarmi e giudicarmi. A tutti quelli che pur dedicandogli il mio tempo di me non hanno saputo cogliere niente. A tutti quelli che anche vivendomi non hanno saputo lasciarmi niente dentro. Andate altrove! Perché nella mia vita ho bisogno di chi mi accudisce, di chi resta, di chi mi ascolta e prova a capire. Ho bisogno di chi non mi giudica ma mi appoggia. E soprattutto ho bisogno di chi sa lasciarmi anche un solo attimo positivo, perché di quelli negativi ne ho vissuti e superati abbastanza !

Silvia Nelli

Insalata di lenticchie e melagrana


INGREDIENTI :
200 g di lenticchie lesse , 1 rametto di prezzemolo , 1 pomodoro , 1 carota , 1 cespo di indivia , 1 cuore di palme , 1 melagrana , 4 cucchiai di vinaigrette Dukan , sale e pepe.
PREPARAZIONE:
Dividete la melagrana a metà, e utilizando un cucchiaio date qualche colpetto sul dorso del frutto per estrarre tutti i chicchi (teneteli da parte). Tagliate gli ortaggi a dadini (tenete da parte alcune foglie di indivia per la decorazione).Lavate le lenticchie e lasciatele scolare in un recipiente,mescolate le lenticchie ben sgrondate,gli ortaggi a dadini e i chicchi di melagrana,unite sale e pepe e la vinaigrette Dukan . Decorate l'insalata con le foglie di indivia tenute da parte,distribuitevi sopra prezzemolo tritato e servite subito.

venerdì 1 novembre 2013

Storia della Società Sportiva Calcio Napoli



Prima del 1926 le imprese più importanti del calcio campano erano legate al Savoia di Torre Annunziata che aveva addirittura sfiorato il titolo nazionale, arrendendosi di fronte al Genoa nella finalissima del 1924.

Giorgio Ascarelli, giovane industriale napoletano e presidente dell'Internaples, si era reso conto che ormai il football stava diventando un fenomeno che avrebbe appassionato le folle come null'altro fino ad allora. Il 1º agosto 1926 l'assemblea dei soci dell'Internaples decise di cambiare il nome della società costituendo l'Associazione Calcio Napoli. Giorgio Ascarelli fu il primo presidente della storia del club.[10] A spingere il presidente a cambiare denominazione alla società fu probabilmente il fatto che il nome Internaples era sgradito al regime fascista in quanto il termine "Internazionale" ricordava l'Internazionale comunista (nemica politica del regime)[11] mentre il regime fascista osteggiava i termini stranieri,[12] per cui Ascarelli ritenne opportuno cambiare il termine anglofono Naples con il vero nome della città (Napoli).[10] Nel frattempo, con l'approvazione della Carta di Viareggio, il Napoli ottenne l'ammissione al nuovo campionato di massima serie unificato tra Nord e Sud, la Divisione Nazionale, ufficialmente in virtù del primo posto conquistato dall'Internaples nel Campionato Campano, ma anche per il raggiungimento della Finale di Lega Sud. Insieme al Napoli, ottennero l'ammissione alla Divisione Nazionale gestita dal Direttorio Divisioni Superiori, l'antesignano dell'odierna Lega Calcio, anche i sodalizi capitolini Alba Roma e Fortitudo Pro Roma (prima e seconda classificata nel Campionato laziale).[10] Stante il divario tra Nord e Sud, delle 20 squadre partecipanti alla Divisione Nazionale 1926-1927, solo 3 provenivano dal Sud contro le 17 del Nord.



Nella nuova squadra si distinse ben presto il giovane, proveniente dalle giovanili dell'Internaples, Attila Sallustro, soprannominato "il Veltro". Sallustro proveniva da un'agiata famiglia e suo padre - quando seppe che avrebbe giocato a calcio in Italia - gli impose l'obbligo di non guadagnare nulla dall'attività sportiva. Sallustro mantenne la promessa fin che fu possibile; il Napoli lo gratificò regalandogli una lussuosa vettura, una Fiat 508 Balilla, cosa che all'epoca (1931-32) destò un enorme scalpore.[13]
La prima stagione azzurra nella Divisione Nazionale fu di estrema pochezza: un solo punto raccolto in tutta la stagione, ma Ascarelli riuscì a convincere i dirigenti nazionali a non rinunciare al patrimonio che il Napoli e Napoli rappresentavano per il calcio italiano e la società partenopea venne ripescata insieme alle altre retrocesse.[14] Nel frattempo i sostenitori della squadra decisero - viste le modeste prestazioni dei ragazzi in maglia azzurra - di togliere dallo stemma della società l'originario cavallo rampante sostituendolo con un modesto somaro: da allora "'o ciucciariello" divenne per Napoli e per il mondo del calcio l'emblema della squadra partenopea.[14] Nella Coppa CONI 1927, torneo di consolazione per le escluse dal girone finale a 6 squadre per l'assegnazione dello scudetto, il Napoli ottenne finalmente la sua prima vittoria superando l'Alba, perdendo contemporaneamente l'allenatore austriaco Kreuzer, che aveva giurato che alla prima vittoria se ne sarebbe tornato a Vienna direttamente a piedi.


Ascarelli, in vista della stagione successiva, rinforzò la squadra in modo da evitare la retrocessione nella categoria inferiore. Il campo, tuttavia, gli diede nuovamente torto: alla fine del girone d'andata il Napoli era in zona retrocessione e, nonostante un più discreto girone di ritorno, gli azzurri non riuscirono a salvarsi, chiudendo terzultimi. Ciononostante, la FIGC volle ripagare i segnali di miglioramento della società partenopea, accordandole il 18 marzo, appena due settimane dopo la fine dei due gironi eliminatori (e addirittura prima dell'inizio della Coppa CONI e del girone finale a 8 squadre per l'assegnazione dello scudetto), un secondo ripescaggio nella massima serie (annullando tutte le retrocessioni).
Il campionato fu allargato a 16 squadre per girone, per un totale di 32 squadre, in modo da rendere la Divisione Nazionale 1928-1929 un torneo di qualificazione alle due serie a girone unico in cui la Divisione Nazionale sarebbe stata suddivisa: le migliori otto di ogni girone avrebbero partecipato alla Divisione Nazionale Serie A, quelle classificate tra la nona e la quattordicesima posizione sarebbero state declassate nella Divisione Nazionale Serie B, mentre le ultime due classificate di ogni girone sarebbero dovute retrocedere addirittura in terza serie, sostituite dalle vincitrici dei quattro gironi di Prima Divisione. Puntando a entrare nel novero delle 16 elette che avrebbero partecipato al primo campionato di Serie A a girone unico, il Napoli si rinforzò e, trascinato dalle 22 reti del bomber Sallustro, si classificò a fine stagione ottavo a pari merito con la Lazio; fu quindi necessario uno spareggio tra le due compagini per conquistare l'ultimo posto in palio per la Serie A che finì in parità per due a due .
Antonio Vojak
Lo spareggio si sarebbe dovuto ripetere, ma non venne disputato poiché Ascarelli riuscì a convincere l'allora Presidente della FIGC, Leandro Arpinati, ad allargare il campionato di Serie A a diciotto squadre in modo che anche le none classificate potessero accedervi .
Alla vigilia del primo campionato di Serie A a girone unico il Napoli si rinforzò ingaggiando Vojak (vincitore di uno scudetto con la Juventus nel 1925-1926) e il "mister" William Garbutt, classico allenatore inglese che aveva vinto due scudetti con il Genoa nel 1922-1923 e nel 1923-1924.[16]
Fu edificato - finalmente - uno stadio vero, il "Vesuvio", in grado di accogliere le migliaia di sostenitori della squadra. Ascarelli morì in giovane età senza poter raggiungere i traguardi ambiziosi che si era prefissato. Lo stadio gli fu intitolato a furore di popolo ma le leggi razziali gli tolsero anche quella "soddisfazione postuma ".
Grazie ai già citati acquisti, la squadra per la prima volta non rischiò la retrocessione chiudendo il torneo al quinto posto.

Brazo de gitano ricetta Spagnola

QUESTO DOLCE 'E CHIAMATO "IL BRACCIO DEL GITANO " PER LA FORMA CHE ASSUME QUANDO 'E ANCORA INTERO E PER IL COLORE DORATO.

INGREDIENTI :
4 uova,8 cucchiai d'acqua,1 scorza di 1 limone,1 cucchiaino di lievito in polvere,400 g di panna montata,1 pizzico di sale,125 g di zucchero (Dulcita), 150 g di farina,500 g di frutta (preferibilmente fragole) 2 cucchiai di miele.
PREPARAZIONE:
Rivestire una placca da forno con carta oleata e preriscaldate il forno a 200 gradi,sbattete a neve ben soda gli albumi,aggiungete il sale e l'acqua e continuate a sbattere con la frusta , poco a poco con delicatezza aggiungete lo zucchero,1 cucchiaio di miele e i tuorli,mescolate la farina con il lievito e la scorza di limone e amalgamatela ,gradualmente ,all'impasto .Versate la pasta sopra la placca (non superate lo spessore 1/2 centimetri ).Infornare e lasciate cuocere per 15 minuti ,sfornare e lasciare intiepidire.Rivestite la superficie con una crema ottenuta mescolando la panna montata,le fragole a pezzetti,e 2 cucchiai di miele.Arrotolate la pasta ,facendo attenzione che non fuoriesca il ripieno,lasciate riposare il dolce in frigo per 3-4 ore dopo averlo legato,senza stringere,in 3 punti con lo spago .Tagliate il dolce a fette e servire .
VARIANTE :
POTETE FARCIRLO ANCHE CON CREMA DI NOCCIOLE :MESCOLATA A 3 CUCCHIAI DI MASCARPONE OPPURE DI MARMELLATA DI CASTAGNE.

Coniglio alla ratatouille


 INGREDIENTI:
1 Coniglio  , 3 spicchi d'aglio , 1/2 di peperoni rossi 1/2 di peperoni verdi , 1/2 melanzane , 1 cucchiaio di salsa di pomodoro senza zucchero , 4 cucchiai di olio d'oliva , 100 ml d'acqua , sale e pepe .
PREPARAZIONE:
Lavate e pulite le porzioni di coniglio, eliminando ogni possibile residuo di grasso, in una terrina o una casseruola di ferro versare 4 cucchiaini di olio d'oliva, mentre l'olio si scalda preparate il resto degli ingredienti:il peperone rosso,il peperone verde,la melanzana,la zucchina,lavatele e tagliatele a cubetti di 1 cm di lato,tagliate l'aglio a fettine sottili,quando l'olio sarà caldo disponete il coniglio nella casseruola tenendolo sul fuoco con tutti gli altri ingredienti che avete aggiunto man mano(sale e pepe a vostro piacere).
Dopo che il conoglio sarà ben rosolato,unite 1 cucchiaio di salsa di pomodoro senza zucchero,mescolando molto bene, aggiungete alla preparazione  100 ml d'acqua e mescolate nuovamente in modo da amalgamare tutti gli ingredienti.
Lasciate cuocere a fuoco molto basso per 45 minuti , finchè la carne del coniglio sarà diventata tenera(CONTROLLATE DI TANTO IN TANTO LA COTTURA PER EVITARE CHE LA CARNE SI ASCIUGHI :)  SERVIRE IL PIATTO BEN CALDO )

Vol-au-vent ai fichi e salsa di cioccolato


INGREDIENTI PER 6 PERSONE :
18 Vol-au-vent surgelati da cuocere, 20 fichi maturi ( o pere sciroppate a dadini) , 1 uovo, 50 g di mandorle lamelle, 100 g di cioccolato fondente tritato , 1 bicchiere di panna, 2 cucchiai di zucchero a velo.
PREPARAZIONE :
Fate scongelare i vol-au-vent a temperatura ambiente, fate tostare le mandorle in una padella dal fondo antiaderente ,sciogliete a bagnomaria il cioccolato, aggiungete la panna e sbattete con un frustino da cucina in modo da ottenere una crema morbida e densa. Preriscaldare il forno a 200 gradi, in una ciotola sbattete l'uovo con un cucchiaio d'acqua e usatelo per spennellare i vol-au-vent  con lo zucchero , infornateli e fateli cuocere per 5 minuti , riempite i vol-au-vent  con i fichi tagliati a spicchi, infornateli di nuovo e terminate la cottura per altri 10 minuti , a cottura avvenuta sfornateli e coprite i fichi con un mestolino di crema di cioccolato.
PRIMA DI SERVIRE SPOLVERIZZATE I VOL-AU-VENT- CON LE MANDORLE .