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lunedì 14 aprile 2014

Incredibile scambio di embrioni tra coppie, Roma e una donna é rimasta incinta di due gemelli di un'altra (errore all'ospedale Pertini)

Il Ministero della Salute, tramite il Centro Nazionale Trapiant,eseguiranno un'ispezione all'ospedale Sandro Pertini a Roma" dopo il clamoroso scambio di embrioni tra coppie, dovuto a un errore, una donna é rimasta incinta di due gemelli di un'altra all'ospedale Sandro Pertini di Roma, dopo un trattamento di fecondazione assistita. Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin afferma di aver appreso della vicenda dai giornali e conferma che ci sarà una ispezione del ministero per verificare le procedure.

Il caso viene raccontato sul quotidiano La Stampa, secondo cui la Regione Lazio ha chiuso da alcune settimane l'Unità medica per la sterilità del Pertini e istituito una commissione di esperti per fare chiarezza. Lo scambio di embrioni é avvenuto il 4 dicembre scorso, quando quattro coppie si sono sottoposte al trattamento di fecondazione assistita. Ma nonostante i molti test svolti prima della procedura qualcosa é andato storto e gli embrioni da impiantare sono stati scambiati. Con il risultato che ora una delle quattro donne é incinta al quarto mese di due gemelli con il profilo genetico di un'altra coppia.

E l'ha scoperto al terzo mese. Il caso é finito all'attenzione del governatore del Lazio Nicola Zingaretti - riferisce La Stampa - che d'accordo con il direttore generale del Pertini (che non era ancora in carica al momento dei fatti) ha formato una commissione d'inchiesta. L'organismo é stato affidato al rettore dell'Università di Tor Vergata, il genetista Giuseppe Novelli. Dovrà chiarire tutta una serie di aspetti, tra cui la compatibilità dei due gemelli. Delle quattro coppie sottoposte a trattamento al Pertini il 4 dicembre, altre due sono a rischio: lo scambio di embrioni potrebbe aver interessato anche loro. Per la quarta coppia invece il tentativo di fecondazione ha avuto esito negativo. Domani si riunirà la commissione per iniziare a fare luce sul caso, mentre si prospettano risvolti legali e giudiziari della vicenda.

La Asl Roma B è ancora in attesa del "test di conferma definitivo" sul caso della "presunta incompatibilità genetica per una fecondazione assistita" all'ospedale Sandro Pertini di Roma. Lo rende noto il direttore generale della Asl Vitaliano De Salazar. "In merito al caso apparso in data odierna su alcuni organi di stampa - si legge nel comunicato firmato da De Salazar - la Direzione Generale della Asl Roma B precisa che è pervenuta all'Azienda in data venerdi 27 marzo una comunicazione che segnala una presunta incompatibilità genetica per una fecondazione assistita effettuata in data 4 dicembre 2013 presso il centro interessato. Su tale comunicazione la Asl Roma B si è immediatamente attivata chiedendo la produzione della documentazione medica di supporto e di effettuare un test di conferma definitivo e, ad oggi, si attende di poter procedere". Nella nota il direttore generale della Asl romana spiega anche che "si è comunque proceduto all'immediato blocco prudenziale di nuovi arruolamenti e al rafforzamento delle procedure in essere per la corretta identificazione di ogni singolo passaggio operativo" (fonte ansa)


lunedì 10 marzo 2014

Fiorello: dimesso da ospedale Medici, emotivamente provato continuerà cure a casa

 ROMA, 10 MAR - Fiorello è stato dimesso oggi dal policlinico Gemelli di Roma. Era stato ricoverato nei giorni scorsi dopo aver avuto un incidente stradale nel quale aveva investito un anziano. Fiorello "è emotivamente provato" ed ha chiesto "di tornare dalla sua famiglia", per questo "e' stato deciso di effettuare una dimissione protetta a domicilio dove verrà continuato un assiduo monitoraggio clinico", hanno detto i medici.(fonte ansa)

martedì 14 gennaio 2014

Donna partorisce una bimba in ospedale e gli danno un maschio , accade a Lecce

La donna si è resa conto  dell'errore quando, arrivata a casa, ha cambiato il pannolino alla neonata: in realtà si trattava di un maschietto.

Aveva partorito una bimba ma, all'arrivo a casa e iniziato a cambiare il pannolino, si è accorta che quello che le avevano consegnato era un maschio. La donna e suo marito sono immediatamente tornati all'ospedale di Santa Caterina Novella di Galatina (Lecce) per riavere la loro piccola. Nel frattempo la stessa brutta esperienza era accaduta a un'altra puerpera che, giunta a casa, si era accorta di aver ricevuto una femmina al posto del maschietto che aveva partorito. Chiarito l'equivoco, i neonati sono ritornati alle rispettive famiglia. I genitori della bimba hanno deciso di denunciare la Asl chiedendo un risarcimento di 50mila euro poiché, in seguito allo choc subito, la mamma ha perso il suo latte naturale.

venerdì 6 settembre 2013

Seconda vittima del virus West Nile in Emilia







Il virus del West Nile ha provocato una seconda vittima nell'Emilia. Si tratta di un uomo anziano che non godeva di una buona condizione di salute.
07 settembre 2013 – In Emilia-Romagna si registra una seconda vittima del virus del West Nile, trasmissibile tramite le punture di zanzara. Si tratta di un ottantaseienne che era stato precedentemente ricoverato a San Giovanni in Persiceto, prima di venire trasferito a Bologna. L'uomo è deceduto presso l'ospedale Sant'Orsola di Bologna a seguito di complicazioni cardiovascolari ma i medici hanno precisato che la morte è dipesa anche dalle cattive condizioni di salute dell'uomo e dall'età avanzata.Il 2 settembre si era già registrata un'altra vittima a Reggio Emilia, una donna ottantaduenne che aveva perso la vita presso l'ospedale Santa Maria Nuova. Anche lei non godeva di un buono stato di salute: era infatti affetta da una grave sindrome immuno-depressiva.


Altri tre pazienti erano stati ricoverati con le stesse sintomatologie, ma due di questi sono stati dimessi, mentre uno è ancora in ospedale, anche se in condizioni in continuo miglioramento.


Il virus del West Nile colpisce con sintomi più gravi l'1% degli infetti, che manifestano febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare e problemi neurologici. La forma più grave porta a un'encefalite letale o con esiti permanenti, ma interessa soprattutto le persone anziane o con una ridotta efficienza del sistema immunitario.


Il periodo di incubazione varia tra i 2 e i 14 giorni, ma in certi casi arriva a 21.







 


sabato 3 agosto 2013

Violenta una bambina di 8 anni: napoletano linciato dalla folla e arrestato


NAPOLI, 3 AGOSTO 2013 - Quando le manette ti salvano la vita. Nella serata di ieri, a Napoli, in uno dei quartieri della periferia nord della città, un 38 ha abusato sessualmente di una bambina  di 8 anni in un'edicola di giornali.
I Carabinieri sono stati allertati intorno alle 19.00. I militari, giunti sul posto, sono intervenuti per salvare la vita all'uomo, perché aggredito da una folla di cinquanta e più persone che aveva cominciato a picchiarlo selvaggiamente.
Salvato dai Carabinieri l'uomo è stato ricoverato in ospedale in condizioni serie e nelle prossime ore, da quanto si apprende, dovrebbe essere operato.
Resta, tuttavia, sotto il controllo vigile della forze dell'ordine.
L'UOMO HA ATTIRATO LA BIMBA CON L'INGANNO PORTANDOLA DIETRO AD UNO SCAFFALE L'uomo, 38 anni, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, ha attirato con l'inganno la bimba dietro uno scaffale. Scoperto da alcuni clienti, il pedofilo ha cercato di fuggire ma è stato inseguito, raggiunto e bloccato da un numero crescente di persone che, grazie al passaparola, si erano messe alla sua caccia.