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martedì 7 gennaio 2014

E' vero che la luna può influire sul comportamento animale ? scopriamolo

Non è la luna direttamente che influenza il comportamento di alcune specie animali,ma la sua luce .
Con la luna piena , per esempio ,gli animali notturni che usano la tattica dell'agguato (come leopardi ) cacciano meglio perchè vedono meglio la preda ,altri come i lupi (che invece le prede le inseguono ) vengono avvistati con più facilità e quindi preferiscono cacciare con i quarti di luna .
ROMANTICI . L'influsso più importante ,però,la luna lo esercita nel periodo dell'accoppiamento , per esempio molti coralli dei mari tropicali emettono uova e spermatozoi solo in corrispondenza di particolari notti di luna piena.
Nei mari del Sud Pacifico ,il verme palolo (Palola veridis )distacca una porzione del proprio corpo ( l'epitoca )che contiene le cellule riproduttive ,soltanto nelle notti di ultimo quarto di luna di ottobre e novembre.
A parte questi casi evidenti ,però Ivan Kelly psicologo dell'Università di Saskatcchewan (in Canada)ha dimostrato che per ogni studio a favore dell'influenza della luna sul comportamento degli animali ce n'è un altro che prova il contrario.

martedì 22 ottobre 2013

LEGGENDA NAPOLETANA : DELLA SIRENA PARTENOPE

Tantissime  sono le leggende sull'origine della città Partenopea. Quella che vi racconterò tratta di una sirena di nome Partenope, perdutamente innamorata di Ulisse, che non essendo riuscita a farsi amare dallo stesso, poiché insensibile, questi, al fascino del suo canto, decise di gettarsi nei mari del Mediterraneo, annegando nel Golfo della città di Napoli. 
Nella prima versione del mito, vi è una fanciulla dal volto umano ed il corpo di uccello (non ancora di pesce), figlia del dio del mare e della dea della terra: chiaramente, racchiude in sé tutti i caratteri della natura, è il frutto dell'unione tra acqua e terra. La meravigliosa creatura vive tra le rocce, in mezzo al mare. Un giorno, la nave di Ulisse si imbatte nella zona delle sirene, e Partenope tenta di sedurre, col suo dolce quanto ingannevole canto, l'eroe della conoscenza per eccellenza, che però la respinge con astuzia. Allora la sirena si strugge dal dolore fino a commettere l'atto inconsulto del suicidio: si getta da un'alta rupe ed il suo corpo viene affidato alle onde, che lo conducono sino al golfo napoletano, dove rimane imbrigliato.
E' proprio l'isolotto di Megaride il punto di approdo della sirena leggendaria. Partenope si dissolve ed il suo corpo sinuoso si trasforma nella morfologia del paesaggio napoletano, partenopeo per l'appunto, appoggiando il capo ad oriente, sull'altura di Capodimonte, ed il piede, per così dire, ad occidente, verso il promontorio di Posillipo.
Il rito di fondazione della città si viene così a fondere col culto del paesaggio e delle sue splendide componenti naturalistiche. E' stata la corrente del mare a trascinare la vita a Napoli ed è dal mare che tutti traggono sostentamento, secondo i più elementari miti sulle origini.
Questi racconti non affatto banali, e meno semplici di quanto appaiano in prima lettura, nascondono sempre una profonda simbologia che rimanda ad una concezione filosofica della vita. Proprio questi miti, patrimonio della cultura partenopea, rischiano di andare perduti, sprofondati sotto rifiuti, informazioni superflue e consuetudini dimenticate. E' per questo che il valore del racconto non deve andar perso, per tenere sempre presenti le radici di un popolo e prendersene cura.