Frigeri ha dovuto ammettere il suo ruolo più attivo - ieri aveva detto di aver solo aperto la porta di casa Azzena, costretto con le minacce da due persone - perché inchiodato dalle registrazioni video e dalle prove trovate sul luogo della strage dagli investigatori; tra le altre, un paio di jeans sporchi di sangue e il filo elettrico che faceva parte del suo bagaglio professionale.
Su cosa sia avvenuto, però, nell'appartamento degli Azzena ci sono molte domande senza risposta e i carabinieri di Tempio e del nucleo investigativo di Sassari e la procura continuano a verificare reperti e dichiarazioni, a partire da quelle del fermato. Per lui, stamattina, il sostituto procuratore Beccu, titolare dell'inchiesta in coordinamento con il procuratore Fiordalisi , ha chiesto la conferma del fermo e la custodia cautelare in carcere. (fonte r.it cronaca )
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