giovedì 7 novembre 2013

Prostituirsi a 17 anni in cambio di una ricarica telefonica, organizzare incontri tra le proprie compagne di classe ed altri studenti,saltare la scuola per andare alle feste in discoteca la mattina. Una trasmissione denuncia il fenomeno. Ma quanto è esteso?

 Non si tratta di ragazze indigenti e disperate ma di persone lucide che scelgono questa strada vedendola la più facilmente ti consente di guadagnare qualcosa."La cosa è nata per caso" -racconta una di queste ragazzine- "un paio di anni fa, per scherzo, così, quasi come una scommessa... e comunque fa sempre comodo avere in cambio qualcosa". Quel qualcosa in cambio sono soldi, ricariche, accessori griffati, "un regalo in generale" specifica la ragazza. Il giro è soprattutto quello dei compagni di classe. "Non ho una famiglia benestante, quindi se voglio comprarmi qualcosa non lo chiedo a mia madre. Poi per di più con la crisi...ci si deve arrangiare in qualche modo. Vedi la tua compagna di classe che arriva perfetta, è più fortunata e allora mi chiedo perchè io non posso? So che non è una cosa normale, ma cos'altro potrei fare? Non basta. Le Iene riprendono anche una bigiata "di gruppo", studenti che marinano la scuola non per sfuggire ad una interrogazione ma per andare in discoteca. Il locale nei giorni feriali organizza (forse dopo la denuncia in tv non più!) dei veri e propri "matinée" dalle 9 alle 13 e si riempie di studenti che dovrebbero stare da tutt'altra parte. Prostituzione minorile, sfruttamento della prostituzione tra i banchi, filoni di gruppo per andare in discoteca.... quanto sono estesi questi fenomeni?

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