martedì 6 agosto 2013

Tassi di umidità che stanno aumentando notevolmente, facendo schizzare verso l’alto la percezione termica: 50 gradi nel casertano, ben 49 gradi a Roma Est e sull’Isola di Capri.

Con l’invecchiamento della cupola anticiclonica e lo spostamento del suo asse verso i Balcani, i tassi di umidità tendono ad aumentare. Si passa infatti, proprio in queste ore, da un regime anticiclonico di tipo “torrido” ad uno “afoso“. Questo in genere avviene quando l’anticiclone gradualmente lascia il posto ad una perturbazione (avverrà nei prossimi giorni). Il calo della pressione in atto, infatti, permette al volume d’aria nei bassi strati di espandersi con più facilità e, quindi, di catturare il vapore acqueo del suolo, del mare e della vegetazione. Ne consegue un lento ma inesorabile arricchimento di umidità da parte del volume d’aria stesso a contatto con il terreno, ora dopo ora. Maggiore è l’umidità, tuttavia, più alto è coefficiente di riflessione e diffusione dei raggi solari, con conseguente lieve calo delle temperature .
 Beneficio però non percepito dal corpo umano a causa dell’aumento di umidità. Oggi, infatti, se per i termometri non si tratta del giorno più caldo tra gli ultimi (affermazione vera se si considera in genere tutta la Penisola), per la nostra pelle lo è invece di gran lunga. Vediamo quali sono le città più calde secondo la classifica delle temperature percepite:La palma della località a più alto disagio termico spetta a Grazzanise, provincia di Caserta con 50 gradi (33°C con il 79% di umidità relativa) . SegueCapri con 49 gradi, frutto di 32°C e 83% di umidità relativa). Non va di certo meglio a Roma est, in particolare a Guidonia che con i suoi 38°C ed il 43% di umidità relativa vede salire a 49 gradi il valore percepito. Da segnalare anche i 48 gradi diFerrara e Taranto, i 47 gradi di Verona eRavenna, i 45 di Rimini. Va un po meglio a Viterbo Ancona, Pescara, Napoli e Bologna con valori attorno ai 42 gradi. I valori più bassi a Torino e Genova ( di solito una delle località più afose) con 37 gradi percepiti ed a Firenze e Bergamo con 38. 41 gradi percepiti a Milano e Palermo, 39 a Bari e Pisa.
A cura di Paolo Coccimiglio 
 E’ bene ricordare che, in condizioni di caldo estremo, le fasce di popolazione più colpite sono specialmente quelle che vivono nelle grandi città, in zone con poco riparo all’ombra, in abitazioni surriscaldate e con scarsa ventilazione. Rischiano di più le persone anziane, specialmente se malate e in solitudine, le quali possono sviluppare rapidamente disidratazione, subire un aggravamento di patologie croniche (come quelle cardio-respiratorie) o essere vittime di un colpo di calore. In generale, però, una serie di semplici abitudini comportamentali e misure di prevenzione possono contribuire a ridurre notevolmente le conseguenze nocive delle ondate di calore.Si tratta di 10 semplici regole comportamentali in grado di: limitare l’esposizione alle alte temperature  facilitare il raffreddamento del corpo ed evitare la disidratazione e  ridurre i rischi nelle persone più fragili (persone molto anziane, persone con problemi di salute, che assumono farmaci, neonati e bambini molto piccoli).

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