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sabato 19 ottobre 2013

Cina, inala monossido di carbonio e «cambia» lingua madre Dopo il danno cerebrale la donna dimentica il cinese e parla inglese

 
Inala monossido di carbonio e riesce a parlare correntemente inglese. Uno strano episodio è avvenuto, secondo quanto riferisce lo Shanghai Daily, ad una giovane donna di 28 anni, Chen Jia, della provincia dell'Hubei. Lo scorso anno Chen aveva inalato dei fumi di monossido di carbonio durante un barbecue a Wuhan. Le conseguenze furono molto gravi. La donna a seguito dell'incidente non era più in grado di camminare e di parlare nella sua lingua madre, il cinese. Dopo un periodo di intensa riabilitazione però Chen pian piano ha ripreso a camminare senza però recuperare la sua capacità di esprimersi in cinese. Sorprendentemente però la giovane donna ha cominciato ad esprimersi in inglese, lingua che prima dell'incidente conosceva anche se non era la sua prima lingua. «Non è così anomalo, spiega Deng Hongwei, uno dei medici che ha in cura la donna, quando pazienti che conoscono più di una lingua subiscono danni cerebrali può accadere che perdano la capacità di parlare una lingua ma non dimentichino l'altra». In un altro caso simile una donna di 38 anni in Inghilterra è ancora in cura dopo che tre anni fa, a seguito di una violenta emicrania iniziò a parlare con un strano accento cinese.

martedì 25 giugno 2013

Manchester: un fantasma al museo egizio? Fenomeni misteriosi, arcane nefaste leggende o semplici movimenti dietro agli insoliti spostamenti che una statuetta egizia sta facendo registrare nella sua teca al Museo di Manchester

Chissà quali incredibili sensazioni avranno provato i visitatori del museo egizio di Manchester (Inghilterra), alla vista della statua del defunto Neb-Senu, alta 25 cm e risalente al 1800 A.C, che come per magia o sotto l’influsso di una qualche forza soprannaturale, ha iniziato a muoversi compiendo un giro quasi completo su se stessa, cioè di almeno 180°. Il fenomeno è stato filmato dalle telecamere interne dell’edificio, e apparentemente sembra che l’immagine non sia stata manipolata in alcun modo, destando quindi particolare interesse tra gli addetti al museo, e in generale tra tutti gli appassionati e studiosi di questa affascinante civiltà. Che ci sia o meno il fantasma di un antico re o persona altolocata, che si aggira furtivo all’interno del complesso storico-culturale, incuriosendo e anche un po’ inquietando coloro che si fermano davanti alla vetrina che lo contiene, l’evento è comunque degno di attenzione e vanno valutate tutte le possibilità, razionali e fantasiose.


Non dimenticando che l’Egitto è famoso per le leggende che circolano intorno a diverse maledizioni, prima fra tutte la cosiddetta “maledizione di Tutankhamon”, anche se niente prova che queste storie abbiano un reale fondamento, è bene rilevare che in quella sconfinata e misteriosa regione, secondo l’egittologo del museo Campbell Price, vigeva la credenza che se una mummia veniva distrutta, la statua raffigurante i lineamenti del defunto sarebbe tornata a vivere, ospitando l’essenza spirituale del deceduto.


Da qui lo studioso spiega il movimento della pesante effige, aggiungendo che lui è il solo a disporre della chiave della vetrina. L’uomo giura di aver risistemato la statua nella sua posizione naturale, e di averla trovata nuovamente girata il giorno successivo, quindi i dubbi aumentano, anche se inevitabilmente, Price viene smentito dal fisico Brian Cox, convinto che lo spostamento sia dovuto al fatto che la base in pietra della statua di Neb-Senu, scivoli facilmente sul vetro che la sostiene, ulteriormente sollecitata dalle vibrazioni dei visitatori che vi passano accanto. In sintesi, non sappiamo chi abbia davvero ragione, e di conseguenza l’oscuro enigma è per il momento irrisolto.